Partite

Padova, cinque gol col brivido

Il Padova gioca alla grande per oltre un’ora, subendo inspiegabilmente il ritorno della Vis Pesaro nella ripresa e soffrendo oltre modo in una gara per lunghi tratti senza storia. Finisce 5-3, e si torna primi, ma quanto autolesionismo…
Ph: Agenzia Fotografica Piran

A sette giorni dalla debacle di Salò, il Padova si prende la propria rivincita all’Euganeo, con un 5-3 alla Vis Pesaro in una gara dal doppio volto. Quello di una squadra di altra categoria, con calciatori di qualità superiore alla media del Girone B di Serie C. E poi quello di un gruppo che, di fronte a prove in cui servirebbe soprattutto maturità, mostra evidenti limiti di tenuta mentale. Dopo 12 giornate di campionato, segnare 5 reti in casa a una squadra senza capo ne coda è nelle corde dell’undici di Mandorlini, certo. Peccato, però, che le lacune emergano puntuali nei momenti topici. Era successo a Perugia, è capitato di nuovo in terra gardesana settimana scorsa, e si sono materializzati gli stessi incubi anche oggi all’Euganeo. Tre le reti subite: troppe, per chi vuol stare in vetta e meritarsi la nomea di essere una squadra che può vincere questo torneo.

La cronaca. Pronti, via, e il Padova è già in vantaggio. Ronaldo ruba palla sulla trequarti in maniera poco ortodossa. Per Saia non è fallo, quindi il brasiliano si invola e – dopo l’uno-due con Della Latta e Nicastro – infilza Bastianello. I primi venti minuti di gara sono un incubo per i marchigiani. Il Padova – tirato un sospiro di sollievo su botta da fuori di Di Paola, a lato con Vannucchi immobile – preme sull’acceleratore come nelle giornate migliori. Fa tutto (o quasi) Nicastro, che al 17′ infila Bastianello di testa su cross chirurgico di Saber, e al 20′ fa 3-0 con il sinistro su lancio dalle retrovie.

All’Euganeo c’è di fronte una Vis Pesaro obiettivamente spaesata fin dall’avvio, ma la prestazione della squadra di Mandorlini è la prova (convinta) che tutti volevamo. Di fatto, del primo tempo, c’è poco altro da annotare. L’occasione migliore per gli ospiti capita sui piedi di Bismarck, che al 39′ da posizione defilata, ma tutto solo davanti alla porta, trova la risposta di Vannucchi con il piede. Prima del fischio finale, poi, la gara si ravviva: Bifulco (44′) tutto solo in area non riesce a bucare Bastianello con il destro. E per tutta risposta, la Vis riapre il match con un colpo di testa di Gennari. La sonora incazzatura di Mandorlini in panchina è la conseguenza naturale.

Nella ripresa, il copione iniziale non cambia di molto. Il 4-1 arriva praticamente subito, dopo l’avvio forsennato e le invettive di Jelenic (49′) e Bifulco poco più tardi. Proprio l’attaccante napoletano sigla il quarto gol di giornata al 52′, con colpo da biliardo nell’angolino dopo una serpentina in area di rigore avversaria.

Con il vantaggio di tre reti ora ristabilito, accade però l’imponderabile. Mandorlini mescola le carte, e nel Padova si vedono Vasic e Buglio per Ronaldo e Bifulco, giusto a pochi minuti da un clamoroso blackout che riapre il match. La Vis Pesaro trova il secondo gol al 68′, quando De Feo è bravo a concludere a rete appena dentro l’area. Poco dopo – per una spinta di Curcio ai danni di Cannavò – Saia indicail dischetto e ancora De Feo fa 3-4. Nel Padova sembra calare il buio, tra l’incredulità di vedere il vantaggio ridotto all’osso dopo un’ora di supremazia assoluta, e la paura per l’improvviso ritorno della Vis Pesaro fino ad allora mai in partita. La pressione degli ospiti non porta grossi grattacapi a Vannucchi, ma il Padova per 10 minuti o quasi vive in apnea, ondeggiando pericolosamente soprattutto sui palloni alti.

Ci pensa Curcio, all’89’, a mettere il sigillo su una gara travagliata e ancorapericolosamente in bilico. Della Latta mette in mezzo dalla destra dell’area di rigore, e il brasiliano con l’esterno sinistro mette sotto l’incrocio: 5-3. Prima del triplice fischio, un destro di Mamona Blue con paratona di Vannucchi, e poi l’agognato sospiro di sollievo. Di positivo ci sono i tre punti e gli squilli di una squadra a lungo pungente ed efficace. Di contro, le inspiegabili amnesie di chi deve lavorare ancora – e molto – per poter fare la voce grossa fino in fondo.

Padova-Vis Pesaro 5-3

Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano, Pelagatti, Andelkovic, Curcio; Saber (82′ Paponi), Ronaldo (66′ Buglio), Della Latta; Jelenic (71′ Valentini), Nicastro, Bifulco (66′ Vasic). In panchina: Burigana, Santini, Biancon, Fazzi, Soleri, Beretta, Jefferson. All.: Andrea Mandorlini

Vis Pesaro (4-3-3): Bastianello; Eleuteri (66′ Nava), Gennari, Lelj, Stramaccioni; Pezzi (58′ Giraudo), D’Eramo (79′ Benedetti), Di Paola; De Feo, Bismark (66′ Mamona Blue), Cannavò. In panchina: Bianchini, Pannitteri, Gaudenzi, Faraghini, Farabegoli, Brignani. All.: Di Donato.

Arbitro: Mario Saia di Palermo (Dell’Arciprete-Monaco). Quarto uomo: Marini

⚽️ 4′ Ronaldo (P), 17′ Nicastro (P), 20′ Nicastro (P), Gennari 45+1′ (VP), 52′ Bifulco (P), 68′ De Feo (VP), 70′ De Feo (Rig.) (VP), 89′ Curcio (P)

🟨 Eleuteri (VP), D’Eramo (VP), Della Latta (P), Nicastro (P), De Feo (VP), Pelagatti (P)
🟥 Di Donato (allenatore Vis Pesaro) al 90′ per proteste

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