Amarcord

Maledetti playoff

25 maggio 2003.

Fa un cazzo di caldo. Un caldo agostano, di quelli che sudi solo a respirare… solo a pensare che è il giorno dei Playoff. Già. Perché, dopo anni di mazzate (leggasi Viganò e serie C2), si torna a fremere per qualcosa di importante come la serie B. La squadra è buona: un campionato più che discreto ha messo in luce un attacco temibile (il capocannoniere del campionato Ginestra, poi Succi, Pietranera, Ferronato, Sotgia) contrapposto ad una difesa talvolta ballerina ma tant’è… siamo lì. Siamo ai playoff.

Fa caldo. Non troppo da scoraggiare ben 14.000 tifosi, in un colpo d’occhio che da tanto tempo non si vede all’Euganeo, con la curva Sud colma, ribollente di passione e in rampa di lancio con una coreografia da brividi (tralasciando i rotolini di carta lanciati in campo prima del dovuto, ammetto anche il mio… ), ma forse eccessivo per le gambe -già da qualche settimana- stanche dei nostri giocatori. Eppure si mette bene all’inizio, con un colpo di testa di Porro Porrini da calcio d’angolo dentro di tanto così “tipo delle dimensioni di Rocco Siffredi” (cit. Elio e le storie tese), che chiunque vede dentro (pure gente in coda al parcheggio Sud)… ma non il guardalinee. Cheavacca.

Al 10’ poi, l’impensabile: tal Regonesi calcia una punizione da metà campo uccellando Colombo che, nel frattempo, sta ordinando una birra al bar. Gelo. Da choc, ben inteso, tanto che dopo un minuto riprende, pesante, il caldo, come riprende ad attaccare, a testa bassa e in maniera piuttosto confusa, il Padova. Il pareggio giunge ad inizio ripresa grazie, ironia della sorte, al giocatore forse più criticato in stagione, pizzetto Orlando, con un tiraccio deviato. Cominciamo a credere alla vittoria, mister Frosio butta dentro Pietranera al posto di un Succi spento ma la giornata è palesemente storta tanto che, convinti ormai dell’1-1, arriva invece nel recupero la mazzata con un rigore dubbissimo che Carobbio trasforma in scioltezza.

Al ritorno si va a Cremona in 2000 carichi di speranze e, nonostante il goal di Ginestra, un uomo in più e una partita tutto cuore, un tiro di Rossetti fuori di 4 millimetri al novantesimo certifica che il destino non ha previsto fortuna per questa stagione. Tristi titoli di coda la presenza in tribuna di un certo Marcello Cestaro, fresco socio del Padova, che di lì a qualche settimana smantellerà completamente la squadra, qualche “incomprensione di ordine pubblico” fuori dallo stadio… E caldo. Tanto caldo.

Un cazzo di caldo.

Dall’archivio Biancoscoppiato su YouTube, i servizi di Telenuovo per i playoff del 2003 contro l’Albinoleffe, andata e ritorno.

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