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Rigori fatali, in B ci va l’Alessandria

Termina 0-0 la sfida del Moccagatta, anche dopo i tempi supplementari. Il Padova sbaglia due volte in maniera clamorosa il gol del vantaggio tra primo tempo e ripresa. Ai rigori, fatale l’errore di Gasbarro, poi Rubin manda in B i grigi e spegne la luce sul Padova edizione 2020/21

Succede tutto dopo i 120 minuti di gioco, al Moccagatta. E vince l’Alessandria, che porta a casa l’intera posta in palio – ovvero la promozione in B – ai calci di rigore. La delusione è cocente, perché in pochi istanti scorre il film di un intero campionato. Ben 44 partite, con un epilogo orribile.

La sfida. Il Padova al Moccagatta scende in campo con il suo 4-3-3 di serie. Tornano Ronaldo e Chiricò, si rivede Biasci. Una scelta tattica oculata, quella del tecnico ravennate, che deve badare a recuperare forze fisiche e mentali in un gruppo giunto all’ultimissimo tornante della stagione. Quello decisivo, e solo per cuori forti.

Pronti, via, e il Padova sale in cattedra. Al 3′ Rossettini pennella per Biasci, che sgomita in area, viene toccato da tergo (forse in maniera irregolare), ma riesce a servire Jelenic. Tra una selva di gambe, il destro dello sloveno è ribattuto. Non è finita, perchè da corner Kresic svetta e impatta la sfera, fuori di non molto alla destra di Pisseri. Poi al 6′, altro break con Ronaldo e Biasci che guadagnano una punizione interessantissima: Chiricò sbaglia la mira.

Occasioni e rimpianti. Superate le difficoltà iniziali, anche l’Alessandria alza la testa. Corazza (8′) va al tiro da fuori, Dini fa buona guardia. La pressione dei grigi non si esaurisce, e i padroni di casa tengono sotto scacco la squadra di Mandorlini con traversoni insidiosi. Ci prova anche Casarini dalla distanza al 13′, sfruttando uno sfortunato errore in disimpegno di Hallfredsson. Il nuovo break del Padova, al 20′, è di quelli che potrebbero spaccare in due la partita. Jelenic si invola sulla mancina e si fa almeno 40 metri palla al piede prima di trovarsi tutto solo di fronte a Pisseri. Il suo destro sotto porta, però, è debole e innocuo: occasione colossale sprecata. Botta e risposta, l’Alessandria si rivede al 21′, con Arrighini che tira a giro col destro e Dini deve fare gli straordinari per deviare in angolo.

La fase centrale del primo tempo vive su ritmi fisiologicamente più bassi, complice il gran caldo. I padroni di casa montano un pressing asfissiante con costanti raddoppi di marcatura specialmente su Ronaldo. Ad eccezione di un paio di timidi tentativi, uno per parte, il finale di tempo è soporifero e scuote gli animi solo poco prima del recupero. Chiricò fa vedere i sorci verdi a Pisseri al 44′: imbeccato splendidamente da Germano, l’esterno scudato è bravo ad accentrarsi e a provarci col sinistro, fuori di poco. Applausi (e improperi).

Ripresa. Sul risultato di partenza e a ranghi invariati, si riparte. Senza occasioni eclatanti, il Padova tiene alto il baricentro. I biancoscudati arrivano bene fino agli ultimi 20 metri, ma manca il guizzo vincente, anche a fronte di un’Alessandria chiuso a dovere quando serve difendersi. I grigi si rivedono al 61′, con un sinistro al volo di Celia, altissimo, su buona azione dalla corsia destra.

Al 64′, l’altra occasione che fa urlare al cielo i tifosi biancoscudati. Hallfredsson per Ronaldo, il brasiliano per Biasci, che tutto solo di fronte a Pisseri batte rasoterra trovando la deviazione dell’estremo locale. Incredibile. Longo allora mischia le carte, operando due cambi simultanei. Mandorlini risponde con Bifulco in luogo di Jelenic. Chiricò al 71′ prova a mettersi in proprio, e batte col mancino dalla distanza: Pisseri si salva in tuffo.

Grigi in avanti. È un blitz dell’Alessandria a scuotere il Moccagatta al 76′. Arrighini addomestica sulla mancina e crossa al centro dove Mustacchio schiaccia di testa. Dini compie un intervento che ha del miracoloso e salva porta e risultato. È questa la palla-gol più eclatante dei 90 minuti regolamentari, per i piemontesi. Il Padova deve spingere in contropiede allora, come accade al 79′, quando Hallfredsson ispira per Ronaldo, il quale manca nella fase di finalizzazione dopo l’ingresso in area.

L’incedere del cronometro sposta il match verso la delicata fase finale. Si vive in apnea, tra fasi di gioco alternate, tanta tensione, ma nessun pericolo per i due portieri. Anche i cinque minuti di recupero concessi non spostano gli equilibri, e lo spettro dei supplementari diventa realtà.

Extra time. In avvio di supplementari Mandorlini getta nella mischia anche Gasbarro (per Chiricò, a sorpresa), e il figlio Matteo in luogo di uno stanchissimo Saber. Cambi che spostano alcune pedine sullo scacchiere dei biancoscudati, ora “a due” in attaco con Bifulco a supporto di Paponi. Al 98′ Ronaldo ci prova su punizione, pericolosa poco oltre la traversa di Pisseri.

Il Padova poi, perde Hallfredsson (sostituito da Vasic) per guaio muscolare. L’islandese esce tra gli applausi, ancora una volta in questi playoff. Poi va registrato un tentativo di Mustacchio, murato da Ronaldo (111′). Tra interruzioni e crampi ben distribuiti tra le due compagini, si arriva al 120′. Anche i due minuti di recupero scorrono senza emozioni. Alessandria e Padova si trascinano ai calci di rigore.

I tiri dal dischetto sono l’epilogo più doloroso per un Padova che vede sfumare il successo finale proprio sulla linea del traguardo. Segnano tutti, i primi quattro biancoscudati dagli 11 metri, rispondono con altrettanta precisione i grigi. Poi Gasbarro calcia male e la sfera termina fuori. Il 5-4 finale lo mette nel sacco Matteo Rubin (l’ultimo dei subentrati a supplementari praticamente conclusi). L’Alessandria va in Serie B.

Alessandria-Padova 5-4 dcr (0-0)

Alessandria (3-4-3): Pisseri; Parodi (121′ Rubin), Di Gennaro, Prestia; Mustacchio, Casarini (70′ Giorno), Bruccini, Celia; Chiarello (70′ Di Quinzio), Corazza (115′ Stanco), Arrighini (81′ Eusepi). In panchina: Crisanto, Cosenza, Frediani, Gazzi, Crosta, Macchioni, Mora. All.: Longo

Padova (4-3-3): Dini; Germano, Rossettini, Kresic, Curcio; Saber (94′ Mandorlini M.), Hallfredsson (109′ Vasic), Ronaldo; Chiricò (94′ Gasbarro), Biasci (88′ Paponi), Jelenic (70′ Bifulco). In panchina: Vannucchi, Merelli, Biancon, Andelkovic, Firenze, Nicastro, Cissé. All.: Andrea Mandorlini

Arbitro: Matteo Marcenaro Di Genova (Ceccon-Laudato). Quarto uomo: Bitonti.

⚽️ Sequenza rigori: Ronaldo (P, gol), Bruccini (A, gol), Paponi (P, gol), Stanco (A, gol), Curcio (P, gol), Eusepi (A, gol), Rossettini (P, gol), Giorno (A, gol), Gasbarro (P, fuori), Rubin (A, gol)

🟨 Bruccini (A), Hallfredsson (P), Casarini (A), Kresic (P), Saber (P), Mandorlini M. (P)

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