Partite

Rabbia Padova, 3-0 al Matelica

Il Padova risponde coi fatti alla batosta di Perugia, e conferma quello che già sapevamo: la squadra c’è, gioca un calcio con gli attributi, ed è di nuovo in vetta solitaria
Ph: Agenzia Fotografica Piran

Nella settimana più delicata dall’inizio della stagione, tra delusione per la batosta di Perugia e qualche strascico al veleno tra editoriali al vetriolo e commenti sui social, il Padova risponde con poche parole e incontestabili fatti. La squadra torna all’Euganeo e ne fa tre all’ostico Matelica, riprendendosi la vetta solitaria in maniera veemente e lanciando di nuovo un segnale al campionato: siamo qui non per caso, e intenzionati a rimanerci.

Privo di Saber, in predicato di un posto da titolare e acciaccato dell’ultimo minuto, il Padova ha il merito di partire alla grande contro i marchigiani. Già dopo nove minuti, i biancoscudati si trovano in vantaggio per effetto del quinto gol stagionale di Nicastro. Il cross di Mandorlini dalla destra è di precisione svizzera, e l’attaccante scudato – lasciato colpevolmente solo in area – di testa batte Martorel.

La squadra di Mandorlini appare in palla, forte di un possesso senza tentennamenti, e pronto a spingere sulle fasce con Bifulco e Jelenic (in netta crescita, bravo Enej!). Gli ospiti mettono la testa fuori dal guscio quando l’orologio segna 16 minuti primi. È un errore lungo la mediata (e forse un mezzo fallo su Gasbarro non fischiato a favore) a spianare la strada a Balestrero, che di prima intenzione col destro mette a lato di poco con Vannucchi immobile. Poco dopo, quindi, ecco il 2-0, merito dell’estro di Bifulco – ritrovato dopo un paio di gare al di sotto delle attese – che con un destro di precisione mette nella buca d’angolo alle spalle dell’estremo maceratese.

Il Padova macina gioco senza apprensioni di sorta. Di contro, un Matelica in affanno soffre la pressione dei biancoscudati che al 24′ avrebbero l’occasionissima per triplicare, ma Jelenic si fa ipnotizzare da Martorel da pochi passi e Nicastro è impreciso sulla ribattuta. Con la gara incanalata sul binario della tranquillità, il Matelica si rende pericoloso soltanto al 37′, quando un destro al volo di Volpicelli dal limite mette i brividi a Vannucchi facendo la barba al palo. A scanso di equivoci: è un Padova superiore in (quasi) tutto, quello in campo all’Euganeo, dove l’avversaria sarà anche in giornata “no”, ma sembra non poter competere.

La ripresa vede i biancoscudati proiettati in avanti fin dalle prime battute. Al 47′ Bifulco avrebbe sul piede la palla del 3-0, ma il suo tap in su assist di Mandorlini in piena area sfila a lato di un niente. Poi si vedono anche i marchigiani, mettono apprensione a Vannucchi prima con Leonetti, quindi con un paio di mischie nelle quali reclamano anche un rigore. Mandorlini, quindi, perde il neo entrato Kresic per un nuovo guaio muscolare, e ridispone i suoi con un più prudente 3-5-2. Con il baricentro più basso, l’iniziativa finisce inevitabilmente tra le mani della formazione marchigiana, che prova a rendersi pericolosa ma senza costrutto, e nel contempo apre praterie al contropiede biancoscudato. Al 70′, il più eclatante, con Nicastro proiettato palla al piede verso l’area, ma sciuppone con un assist completamente errato per l’accorrente Bifulco. Poco dopo un altra azione di rimessa manda al tiro ancora Nicastro che col sinistro impegna Martorel.

Calma e sangue freddo sono le doti principali del Padova nel finale di gara. I biancoscudati, visibilmente stanchi per la serie di impegni ravvicinati delle ultime settimane, amministrano senza troppi affanni e, all’85’, colpiscono per l’ultima volta il Matelica. Contropiede orchestrato da Nicastro e Germano, discesa sulla destra e palla a centro area per Buglio, che col sinistro fa centro.

Che dire allora, tre gol, tre punti e primato di nuovo saldamente di proprietà biancoscudata. Gufi, detrattori, e seminatori di zizzania: dicevamo?

Padova-Matelica 3-0

Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano, Andelkovic, Gasbarro (46′ Kresic; 59′ Valentini), Curcio; Della Latta, Halfredsson (59′ Buglio), Mandorlini M.; Jelenic (59′ Pelagatti), Nicastro, Bifulco (84′ Fazzi). In panchina: Burigana, Santini, Biancon, Vasic, Soleri, Beretta. All.: Andrea Mandorlini

Matelica (4-3-1-2): Martorel; Masini (88′ Magri), Cason, De Santis, Maurizii (76′ Peroni); Calcagni (76′ Pizzutelli), Bordo, Balestrero; Volpicelli (76′ Barbarossa), Franchi (58′ Moretti), Leonetti. In panchina: Cardinali, Puddu, Fracassini, Santamarianova, Baraboglia, Ruani. All.: Colavitto

Arbitro: Mario Davide Arace di Lugo di Romagna (Cerilli-Pressato). Quarto uomo: Turrini

⚽️ 9′ Nicastro (P), 20′ Bifulco (P), 85′ Buglio (P)

🟨 Barbarossa (M)

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