Amarcord

La maglia, una seconda pelle – I primi sponsor

Con il campionato 1981/82 in C1, la maglia del Padova ospita il primo marchio commerciale scelto per la sponsorizzazione del club. Trattasi di Bata, storica azienda tutta padovana.

Il primo sponsor di sempre sulla maglia biancoscudata compare all’inizio della stagione 1981/82, con il Padova fresco di ritorno in C1 dopo la cavalcata di un anno prima. Il club presieduto da Ivo Pilotto è ambizioso, vuole tornare in Serie B al più presto, e la scelta di un marchio tutto padovano – Bata – per la prima sponsorizzazione ufficiale della storia del club è segno tangibile della “padovanità” finalmente riacquisita da una società desiderosa di tornare grande.

Una formazione del Padova in trasferta nella stagione 1981/82. Ph: Wikipedia

La maglia Adidas è bianca, con lo scudo, il logo dello sponsor e sottili righe rosse lungo le maniche, in linea con il brand dell’azienda tedesca. La seconda maglia, invece, è totalmente rossa. Un anno più tardi, invece, la casacca principale si arricchirà di un dettaglio non di poco conto. Le maniche sono totalmente rosse, quasi a incorniciare una maglia di per se bellissima, indossata da undici leoni che nella primavera del 1983 riporteranno il biancoscudo in Serie B, supportati dal ruggito di uno stadio stracolmo nella gara decisiva contro il Parma.

La divisa che riaccompagna il Padova tra i cadetti verrà riproposta un ventennio più tardi da Valsport, altra azienda tutta padovana ad aver lavorato al fianco della Società per la produzione del materiale tecnico. Ne parleremo nella puntata speciale dedicata alle maglie più… atipiche, a margine di questa serie.

Il Padova in trasferta a Carrara nel campionato 1982/83. Ph: Wikipedia

Tornando alla maglia. Bata rimane sulla maglia biancoscudata fino a tutto il 1985. Il ritorno del Padova in B fa prima sognare un incredibile salto triplo verso la Serie A, poi produce la doccia più fredda di sempre. Il Padova allenato da Gianni Di Marzio, infatti, scrive la pagina più umiliante, quella dell’illecito sportivo di Taranto, per garantirsi la permanenza in Serie B al termine di una stagione tribolata.

Il Padova edizione 1985/86, dopo il ritorno (forzato) in C1. La maglia, prodotta da NR, è senza sponsor. Ph: Wikipedia

L’onta dell’illecito segna la fine dell’era-Pilotto, con la Società ora capeggiata da Marino Puggina. La stagione 1985/86 in C1 vede le maglie prive di sponsor, ora prodotte da NR e non più da Adidas. Master Photo sarà sponsor per la stagione 1986/87 – che riporta il Padova in Serie B con la guida di Adriano Buffoni in panchina. A due anni dallo shock dell’illecito, è tempo per i tifosi biancoscudati di tornare a sognare. La divisa del Padova è tutta bianca, compresi calzoncini e calzettoni. Lo scudo è al suo posto, all’altezza del cuore, e non ci sono fronzoli di sorta per l’inconfondibile biancoscudo tornato tra le grandi.

Una formazione del Padova nella stagione 1986/87, in campo all’Appiani con maglia bianca e sponsor Master Photo. Ph: 100anni.padovacalcio.it

Dal 1987, dunque, è il marchio Coelsanus – azienda alimentare del Basso Vicentino – a comparire sulle maglie del Padova. La sponsorizzazione durerà fino a tutto il campionato 1988/89, con il Padova ben assestato in Serie B e una proprietà lungimirante, determinata al salto in Serie A. La maglia, dal 1988, tornerà ad essere prodotta da Adidas, nuovo sponsor tecnico dopo il triennio con NR.

Fulvio Simonini in azione all’Appiani contro l’Udinese durante il torneo 1988/89. La maglia del Padova è di nuovo griffata Adidas, con dettagli rossi sulle maniche, sui pantaloncini e i calzettoni.

Nella prossima puntata de “La maglia, una seconda pelle”, il Padova è proiettato in un futuro luminoso, con una rivisitazione dello scudo sociale in chiave più moderna.

Qui i precedenti capitoli del nostro speciale sulla maglia più bella del mondo:

#1. Dalle origini agli anni ’50
#2. Il biancoscudo dei Panzer
#3. Anni bui

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