Partite

Tracollo biancoscudato al Braglia

Un Padova mai in partita le busca dal Modena e subisce una battuta d’arresto che spiana la strada a Perugia e Südtirol verso la B diretta
Ph: Agenzia Fotrografica Piran

È un tramonto amarissimo, quello che il tardo pomeriggio odierno disegna su Modena e sullo Stadio Braglia. Doveva essere una sfida da vincere a tutti i costi. È, invece, un autentico incubo per il Padova di Mister Mandorlini, mai in partita, colpito e affondato da un Modena decisamente più in palla, nella domenica più importante della stagione. Tre a zero, palla al centro, e orecchie basse, bassissime per tutti i biancoscudati.

Peccato, perchè in questo torneo pesano come macigni le cadute dei biancoscudati, puntuali come un orologio svizzero nei momenti cruciali. Con tanti fattori esterni a spostare l’ago della bilancia, è vero, ma con immense responsabilità dei nostri, tanto in campo quanto in panchina.

Ironia della sorte, il primo squillo di giornata è del Padova, che dopo tre giri di lancette potrebbe andare in vantaggio. Merito di Chiricò, abile a lavorare un pallone prezioso sulla destra e a scambiare con Saber, ma impreciso nella conclusione da ottima posizione. È un’illusione, perchè da lì in poi è solo Modena. I canarini giocano con ordine e in maniera attendista quando palla al piede. Spagnoli (16′) prova dalla distanza trovando la risposta di Dini. Un minuto più tardi è invece Pierini ad impensierire l’estremo scudato con un sinistro al volo dal limite, fuori di poco.

I biancoscudati faticano a trovare il bandolo della matassa, e non è chiaro se per scelta tattica, per mancanza del giusto piglio in fase di costruzione, oppure per un insieme di entrambi i fattori. Fatto sta che il Modena pesca il jolly, puntuale, al 25′. Rossettini si fa superare da Spagnoli sulla corsia laterale, e l’azione corale dei canarini smarca Luppi che dal limite col destro mette la palla nel sacco: 1-0. La reazione del Padova è tutta in una punizione velenosa di Chiricò (27′), su cui a nessun biancoscudato riesce il tocco decisivo. Proprio l’esterno di Mesagne è il più ispirato nella giornata del Braglia, anche se le occasioni giungono solo sul calcio piazzato.

Ai padroni di casa, invece, riesce proprio tutto. Anche tra svarioni e scivoloni sul terreno del Braglia, i canarini mantengono quasi sempre il pallino del gioco, tenendo costantemente sotto scacco la nostra retroguardia. Muroni ci riprova dalla distanza al 44′ (destro alto dalla distanza). Il fischio che sancisce la fine della prima frazione giunge gradito alle orecchie dei biancoscudati, alla ricerca di un’identità mai trovata nei primi 45 minuti di gara.

Secondo tempo. Alla ricerca di una reazione dopo l’intervallo, il Padova si ripresenta in campo con la novità Bifulco per lo spento Firenze. È ancora Modena, però, tanto che dopo una manciata di secondi Mignanelli con un sinistro velenoso mette ancora i brividi a Dini. È il preludio al raddoppio del Modena, che arriva su rigore, al 53′, per effetto di un fallo di Pelagatti generosamente sanzionato da Gualtieri con la massima punizione. Da dischetto va Pierini, che fa calare il buio su un Padova non pervenuto.

Mandorlini mischia le carte con tre cambi simultanei. Entrano Biasci, Hallfredsson e Kresic, ma la musica non muta nemmeno di una nota. Il Padova crea un pericolo con Bifulco e Biasci in piena area di rigore (56′) ma è evidente come oltre alle idee manchi la cattiveria nel voler calciare verso la porta. Il Modena? Sentitamente ringrazia, chiudendo ogni spazio e rende ancor più imbarazzante la giornata dei nostri. Anzi, i canarini inferiescono, con disarmante semplicità in contropiede e poco dopo l’annullamento di un gol segnato da Rossettini di testa, in fuorigioco. Segna Muroni, autore di una bella iniziativa personale, per il 3-0 che mette in ghiaccio il match.

Fino alla conclusione, è un film particolarmente difficile da digerire. Gualtieri si affranca completamente dalle critiche prese a destra (Virtus Verona) e a manca (Perugia) dopo l’arcinoto rigore concesso a Ronaldo nella sfida del Gavagnin-Nocini. Prima annulla un altro gol a Bifulco per presunto tocco di braccio, poi manda negli spogliatoi Matteo Mandorlini per proteste (69′).

Scende davvero la notte, al Braglia, almeno in senso figurato e soltanto per la squadra di Mandorlini. Quella di Modena prova incolore in uno “scontro diretto”, o in una di quelle situazioni topiche della stagione in cui il Padova – lontano dall’Euganeo – cade senza nemmeno lottare. Citiamo Perugia, Salò, poi ancora Trieste (con le dovute proporzioni), in rigoroso ordine cronologico.

Con la batosta in terra emiliana il Padova dilapida un vantaggio di punti e morale davvero invidiabile non più di quindici giorni fa. Di mezzo ci sono sconfitte, gol segnati di mano e tanti veleni architettati ad arte da personaggi che lasciano il tempo che trovano, è vero. Ma c’è anche la responsabilità di una squadra in visibile calo non solo fisico ma anche (e soprattutto) psicologico.

Non resta molto da aggiungere, se non che ora, oltre a una seria inversione di tendenza in campo per i nostri, c’è da contare sulle disgrazie altrui. Ben consci che, oggi, a queste latitudini, si tratti di pura e semplice utopia. Forsa tosi, sempre e comunque.

Modena-Padova 3-0

Modena (4-3-1-2): Gagno; Mattioli, Zaro, Ingegneri, Mignanelli; Corradi (83′ Castiglia), Gerli, Muroni (83′ Prezioso); Luppi; Spagnoli (75′ Scappini), Pierini (68′ Bearzotti). In panchina: Narciso, Chiossi, Pergreffi, Sodinha, De Santis, Davì, Varutti, Monachello. All.: Mignani

Padova (4-3-3): Dini; Germano, Pelagatti (68′ Santini), Rossettini, Curcio; Saber (55′ Hallfredsson), M. Mandorlini, Della Latta (55′ Kresic); Chiricò, Nicastro (55′ Biasci), Firenze (46′ Bifulco). In panchina: Vannucchi, Gasbarro, Ronaldo, Jelenic, Vasic, Andelkovic, Paponi. All.: Andrea Mandorlini

Arbitro: Matteo Gualtieri di Asti (Laudato-Fontemurato). Quarto uomo: Carrione

⚽️ 25′ Luppi (M), 53′ Pierini (Rig.) (M), 65′ Muroni (M)

🟨 Spagnoli (M), Gerli (M), Saber (P), Pelagatti (P), Zaro (M), Santini (P), Curcio (P)
🟥 M. Mandorlini (P) al 69′ per proteste

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