Partite

Magico Padova, ora facci sognare!

Un “golasso” di Firenze a metà ripresa rompe gli equilibri di una gara dominata dalla tensione e lancia il Padova. Piedi per terra, la strada è ancora lunga, ma che gioia ragazzi!
Ph: Agenzia Fotografica Piran

I still haven’t found what I’m looking for. Risuona ad alto volume, l’impianto di diffusione sonora nel deserto dell’Euganeo a pochi minuti dal match. Il pezzo, un classico firmato Bono e U2 del 1987, è quanto di più azzeccato potesse esserci, per accompagnare il pre partita della sfida clou della 29a giornata di campionato. Una partita ad alta tensione, per due squadre alla ricerca del risultato perfetto. Per allungare in classifica (il Padova), per accorciare in attesa di ben due gare da recuperare (il Perugia).

A tre giorni dalla trasferta di Borgo Venezia in Verona, con strascichi al veleno tra pepate interviste del dopo-gara e articoli su un quotidiano locale veronese tra il provocatorio e il ridicolo, è dunque tempo di big match. Padova contro Perugia, la prima della classe “in carica” contro la prima della classe virtuale. Ma, soprattutto, la sfida di un Padova costruito per competere per le zone alte, a un Perugia costruito con un solo obiettivo: vincere subito, dopo la bruciante retrocessione dalla B dell’estate 2020.

Ecco, allora, gli ingredienti perfetti per una partita caricata a mille alla vigilia, tra dichiarazioni di facciata dei due allenatori e tanta, estenuante pretattica. Il Padova in campo al kickoff “veste” un 4-3-3 atipico, con Firenze a supporto di Chiricò e Nicastro davanti. A centrocampo si rivede Saber, mentre la retroguardia è confermata in blocco dalla prova del Gavagnin Nocini. Di fronte, il Perugia-tipo delle ultime settimane contornate da prestazioni sontuose, pur senza Negro e Rosi in difesa, entrambi ai box.

La partita. Parte più forte il Perugia, sotto la direzione di Colombo di Como. O meglio, è il Padova a presentarsi con un atteggiamento attendista quanto basta, in antitesi alle ultime uscite. Nelle fasi di studio iniziali, gli umbri devono operare anche il primo cambio. Falzerano, dolorante all’inguine, lascia il posto a uno degli ex della partita, Minesso (in biancoscudato nella stagione 2018/19). Per il primo squillo, tocca attendere fino al 19′, quando, su corner di Chiricò, Rossettini impatta di testa mettendo alla prova i riflessi di Fulignati. Replica Firenze al 23′, su assist di Della Latta, ma il suo destro al volo viene deviato da un difensore e sorvola di un niente la traversa.

Al cospetto di un Padova in crescita, c’è un Perugia ora attento a non scoprirsi. Dopo gli squilli di marca biancoscudata, gli umbri badano infatti a non scoprirsi, pur senza lesinare qualche tentativo in avanti. Il Perugia ci prova su calcio piazzato, e al 34′ è Vannucchi a dover prestare attenzione a un colpo di testa velenoso sugli sviluppi di una punizione di Burrai. Ci prova anche Favalli dal limite, mentre al 42′, è un errore da matita blu di Ronaldo a ispirare l’assolo di Elia, il cui destro rasoterra è facile preda di Vannucchi. Prima del riposo, Firenze potrebbe far male su punizione dal limite, ma sulla via del gol c’è la folta barriera ospite.

Secondo tempo. Il Padova inizia la ripresa piuttosto contratto. Le imprecisioni in fase di costruzione sono la principale causa della prova abulica dalla trequarti in avanti. Mettici anche un Chiricò annullato dalla marcatura costante di Favalli, ed ecco un Padova col freno a mano tirato quando si tratta di imbastire azioni di una certa pericolosità. Di contro, un Perugia sornione, vivo soprattutto nelle iniziative di Melchiorri, calmo all’apparenza ma pronto a colpire da un momento all’altro.

Mandorlini, dalla tribuna, mescola le carte: dentro Paponi e Jelenic per Nicastro e un Chiricò non in palla. Proprio il “Pappo” deve andare a prendersi palloni importanti con le spalle alla porta, vista la giornata non certo di grazia per chi dovrebbe impostare. Ne esce una fase centrale di ripresa senza emozioni, ma con la sensazione che il match possa sbloccarsi per un episodio. Quello che accade al 73′ è esattamente l’applicazione pratica di quanto appena descritto. Il Padova, con Germano dalla destra, produce un cross perfetto per l’accorrente Della Latta. Il suo assist per Firenze è un invito a nozze, e il sinistro al volo del centrocampista non lascia scampo a Fulignati: 1-0.

Caserta rivoluziona i suoi inserendo Bianchimano, Di Noia e Murano. La reazione del Grifo è tutta in un pericoloso colpo di testa di Elia, che all’80’ mette i brividi a Vannucchi. La contromossa di Mandorlini non si fa attendere: dentro Kresic per l’uomo-gol Firenze, a rinforzare la retroguardia e a conferire centimetri per i pericoli del finale.

Gli ultimi minuti di gara, spezzettati tra colpi proibiti e punizioni non fischiate a nostro favore, vengono vissuti sul filo della tensione e costante apprensione. Il Padova, abbottonato dietro, gioca con enorme aggressività, provando a sfondare per vie centrali. Della Latta ci prova col sinistro al 94′, senza effetti. Poi è un’estenuante attesa per il fischio finale di Colombo, che spezza la tensione di una settimana vissuta sull’ottovolante e lancia il Padova in orbita.

Vero, mancano ancora tante partite (soprattutto al Perugia), ma successi come quello odierno fanno davvero alzare gli occhi al cielo e pensare a un futuro migliore. Tradotto: ritrovare quello che si stiamo cercando da un po’. Si, proprio come recitano i versi, un po’ sognanti, di quel pezzo degli U2 sparato a migliaia di decibel prima della partita all’Euganeo. Forsa tosi, demoghe dentro!

Padova-Perugia 1-0

Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano, Rossettini, Gasbarro, Curcio; Saber (95′ Pelagatti), Ronaldo, Della Latta; Chiricò (63′ Jelenic), Nicastro (63′ Paponi), Firenze (82′ Kresic). In panchina: Voltan, Andelkovic, Hallfredsson, Vasic, Mandorlini M., Santini, Biasci. All.: Andrea Mandorlini (squalificato; Longo in panchina)

Perugia (4-3-2-1): Fulignati; Cancellotti, Angella, Sgarbi, Favalli (79′ Murano); Sounas (79′ Di Noia), Burrai, Kouan (63′ Moscati); Elia, Falzerano (8′ Minesso); Melchiorri (79′ Bianchimano). In panchina: Bocci, Minelli, Monaco, Crialese, Vanbaleghem, Vano. All.: Caserta

Arbitro: Andrea Colombo di Como (Caso-Terenzio). Quarto uomo Marcenaro

⚽️ 73′ Firenze (Pd)

🟨 Nicastro (Pd), Rossettini (Pd), Gasbarro (Pd), Saber (Pd)
🟥 Sogliano (direttore sportivo, Pd) e Accursi (allenatore in seconda, Pg) dalla panchina per reciproche scorrettezze, Trevisan (club manager, Pd) dalla panchina per proteste

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *