Partite

Un ruggito da tre punti

Il Padova nasconde il pallone alla Samb e vince – con indiscutibile merito – al Riviera delle Palme. Jelenic segna un gol da cineteca, è il primo centro stagionale per l’esterno offensivo
Ph: Agenzia Fotografica Piran

Il Padova vince. E, soprattutto, lo fa al termine di una prestazione impeccabile per tutto l’arco dei 94 minuti. Della sfida del Riviera delle Palme c’è da raccontare soprattutto questo: è la storia di una squadra ritrovatasi dopo la batosta pre-natalizia e la lunga pausa, di un gruppo concentrato dall’inizio alla fine, al quale manca soltanto il colpo del KO per un secondo tempo con meno ansie.

Con diverse assenze sul groppone – vuoi per acciacchi di varia natura e vuoi per le tre positività al Covid – Mandorlini disegna il suo 4-3-3 con scelte obbligate a centrocampo (Della Latta, Ronaldo e Saber), e schierando dal primo minuto il nuovo arrivato Rossettini (bentornato!) e l’attaccante Paponi. La squadra appare da subito compatta e ben disposta in campo. Nella fase di studio iniziale, infatti, a dominare da ambo le parti è il possesso palla ragionato. Il primo tiro verso la porta è di Nocciolini va segnalato al 9′, su ripartenza dei marchigiani viziata da un presunto fallo su Ronaldo dall’altra parte del campo.

Le trame del Padova, almeno nella prima parte di gara, si sviluppano soprattutto sulle corsie esterne. Il vantaggio biancoscudato, però, matura al 18′ su imbeccata – perfetta – di Gasbarro per vie centrali. Jelenic, servito dalle retrovie, è tanto bravo nel controllo quanto preciso nel bucare l’estremo locale con un destro imprendibile per l’1-0.

Il buon momento, per la squadra di Mandorlini, viene legittimato anche a vantaggio acquisito. Gli ingredienti sono pochi e ben miscelati: attenzione in fase difensiva, giro palla con ricerca della profondità e – soprattutto – intelligenza tattica da vendere. Manca solo un pizzico di cinismo a fronte della mole di gioco creata. Al 25′, una punizione di Ronaldo da distanza siderale è fuori misura. Tre minuti più tardi, dopo un tiro di Curcio rimpallato, una combinazione Della Latta-Bifulco potrebbe valere una nuova occasione da gol, ma l’esterno napoletano non finalizza al meglio: peccato. Tra ripartenze mal sfruttate e agonismo via via più elevato, dunque, il primo tempo si chiude col Padova avanti.

La ripresa, come ipotizzabile, si apre con una Samb rinnovata nell’assetto tattico e nelle motivazioni. Zironelli getta nella mischia Maxi Lopez per Rocchi, con una Samb ora a trazione anteriore e un tridente pesantissimo. La partita dell’argentino, tuttavia, durerà appena 10 minuti, complice un guaio muscolare. Per Ziro, dunque, un cambio bruciato e le intenzioni di una ripartenza a mille vanificata in partenza. Il campo, infatti, apre spazi utili solo all’inventiva del Padova, che al 51′ si rende pericolosissimo sull’asse Bifulco-Paponi. L’attaccante ex Piacenza avrebbe poi la palla del raddoppio un minuto più tardi, ma il suo tiro in progressione è preda di Nobile che devia in angolo.

Al di là di un timido destro di Mawuli, la Sambenedettese non riesce a mettere i brividi a Vannucchi. Paponi, invece, fa vedere un altro controllo magistrale al 58′, pur con conclusione affrettata e fuori misura. Al 61′ ci prova anche Jelenic da fuori, confermando un’ottima prestazione personale nel quadro della più che positiva prova di squadra.

I primi cambi per il Padova arrivano al 68′, con Pelagatti e Santini per Jelenic e Paponi. Al 74′, quindi, la Samb si rende pericolosa su azione d’angolo. La festa attraversa tutta l’area piccola, senza nessuno a intervenire. Poco dopo, un altro cross raggiunge Nocciolini ma il suo tentativo da posizione defilata è preda di Vannucchi.

Il doppio sussulto scuote il Padova, ora con un assetto tattico più accorto e l’innesto di Nicastro al fianco di Santini in avanti. La squadra di Mandorlini sa soffrire, stringe le proprie maglie difensive, e prova a ripartire in contropiede. I ripetuti falli spezzettano il finale convulso, in cui la Samb ci prova con generosità, pur senza creare occasioni concrete. Di contro, il Padova fa il suo con mestiere. Al 91′, Lescano a contrasto con Pelagatti cade a terra in area. Tra le vibranti proteste, per il direttore di gara è punizione a favore del Padova. Superata la paura per la possibile beffa, i biancoscudati chiudono senza patemi. Il ruggito del Riviera vale tre punti fondamentali, in una gara – checchè se ne dica – più decisiva di tante altre, nel cammino verso il sogno della Serie B. Forsa tosi, demoghe dentro!

Sambenedettese-Padova 0-1

Sambenedettese (3-5-2): Nobile; D’Ambrosio, Cristini, Enrici; Masini, Mawuli, Rocchi (46′ Maxi Lopez, 55′ Chacon), Angiulli, Trillò (71′ Liporace); Nocciolini, Lescano. In panchina: Laborda, Biondi, Di Pasquale, Botta, Malotti, Serafino, Mehmetaj, De Ciancio. All.: Zironelli

Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano (92′ Fazzi), Gasbarro, Rossettini, Curcio; Della Latta, Ronaldo, Saber; Jelenic (68′ Pelagatti), Paponi (68′ Santini), Bifulco (73′ Nicastro). In panchina: Merelli, Andelkovic, Valentini, Vasic, Beretta, Jefferson, Biasci. All.: Andrea Mandorlini

Arbitro: Fabio Natilla di Molfetta (Maninetti-Feraboli). Quarto uomo: Di Cairano

⚽️ 18′ Jelenic (P)

🟨 Saber (P), Germano (P)

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