Padovani Illustri

Galileo Galilei (Biografia… Biancoscoppiata)

Una vita passata in palestra: un gran fisico!

Ma fu anche scienziato, matematico, geometra, astronomo, becchino, bidello e nome di scuola, famoso, tra le altre, per essere stato il primo guardone della storia dato che con un arnese di sua invenzione (tal “telescopio”) riusciva a spiare le coppiette appartate sull’argine del Brenta direttamente da casa sua.
Comunque fu anche professore universitario, grande amante della cucina e noto fumatore di marijuana: il suo cannocchiale non era altro, nelle intenzioni, che un bong di legno rivisto e corretto con intuizioni creative ed originali che gli permetteva comunque di vedere le stelle… Madonna se le vedeva… A ogni ora della notte e del giorno. 

Toscano, si è trasferito qui trovandosi subito benissimo, forse per il fatto che anche qi si bestemmia. Ad ogni modo ha lasciato un segno indelebile all’Università di Padova, probabilmente per i suoi mercoledì universitari ( e torniamo di nuovo alla storia del vedere le stelle ecc ecc) tanto da ripetere ovunque che qui trascorse i “18 anni migliori della sua vita”. Oggi si possono ancora vedere e visitare: la casa, la statua in Prato, una meravigliosa cattedra Ikea da cui insegnava (a conferma che, se stringete le viti come dicono sempre nelle istruzioni, quei mobili durano!), il teatro anatomico dove giocava al dott. Frankestein e, al palazzo della Ragione, la riproduzione del Pendolo di Foucault che è da ricondurre all’intuizione che Galileo ebbe sulla rotazione della terra attorno al suo asse (sempre durante quei mercoledì universitari in cui fumava l’impossibile).
La sua frase più famosa: “Misurate ciò che è misurabile e rendete misurabile ciò che non lo è.” Lo aveva messo anche come stato di WhatsApp.

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