Partite

Chiricò inventa, il Padova adesso vola

Una rete dell’esterno prelevato dall’Ascoli decide il match contro la Fermana, dove ai biancoscudati manca solo il colpo del KO definitivo nella ripresa. I tre punti sono un premio alla ritrovata compattezza della squadra di Mandorlini
Ph: Agenzia Fotografica Piran

Vittoria e tre punti, per guardare ai prossimi impegni con rinnovato ottimismo. Il Padova vince di misura contro i gialloblù della Fermana, in una gara che avrebbe potuto assumere proporzioni ben diverse, con un pizzico di precisione in più. A conti fatti, però, dopo il set tennistico di Mantova, va bene così, se consideriamo pure il fatto che l’ora di pranzo domenicale coincideva oggi con l’arrivo di una Fermana in ottima forma dopo meno di 72 ore dall’ultima sfida.

Pretattica della vigilia a parte, vige una regola per Mister Mandorlini: tridente che vince non si cambia. Il trio Bifulco-Cissé-Chiricò è confermato, ma nel 4-3-3 di Mandorlini tornano Pelagatti, Curcio e Della Latta dal primo minuto. Con la Fermana abbottonata e attenta a non scoprirsi, la fase di studio iniziale mostra un Padova votato del giro palla, anche se spesso e volentieri in avvio i biancoscudati sono costretti a cercare soluzioni in orizzontale complici i ranghi serrati dei canarini.

Si gioca allora all’insegna della pazienza, e il gol arriva al 19′, a coronamento di un’azione tutta in verticale, con Della Latta e Cissé a confezionare il pallone perfetto per Cosimo Chiricò, che dopo una finta infilza Ginestra con un sinistro imprendibile. Cosa ci faccia un calciatore come l’ex ascoli in Serie C fatichiamo a capirlo. Certo è che l’esterno mancino riesce con poche giocate a spostare gli equilibri, anche e soprattutto in situazioni “bloccate” come quella dell’Euganeo contro i marchigiani.

Anche dopo il vantaggio, si rimane comunque su ritmi piuttosto bassi. Il Padova mantiene il pallino del giorno, ma i gialloblù ospiti non lesinano qualche sortita offensiva. Al 29′, l’occasione migliore per la Fermana capita sui piedi di Mordini che innesca un contropiede potenzialmente letale dopo aver rubato palla a Chiricò. Anziché servire il compagno più libero, tuttavia, l’esterno marchigiano spara alto. La risposta del Padova non si fa attendere. Della Latta (di testa) e Ronaldo (da fuori) ci provano in serie, poi al 35′ è Germano a far gridare al gol. Palla in verticale, Ginestra è saltato di netto, ma il tiro da posizione defilata sbatte sul palo. La prima frazione si chiude con qualche apprensione di troppo, complici spazi lasciato pericolosamente scoperti, e mal sfruttati dalla Fermana in contropiede.

Il secondo tempo si apre con dei fuochi d’artificio. In cinque minuti il Padova potrebbe segnare due volte. Bifulco, servito da Curcio in verticale, si presenta al cospetto di Ginestra sulla mancina, ma il suo tentativo è mal calibrato. Poi Chiricò avrebbe campo libero per una ghiotta ripartenza, ma prova a sorprendere Ginestra addirittura da 40 metri, senza successo.

La gara sembra incanalarsi nel binario del controllo da parte dei biancoscudati. E proprio nella calma apparente non mancano momenti che potrebbero cambiare la storia del match. Al 63′ la Fermana va vicinissima al pari con Neglia, in un’azione un po’ casuale se vogliamo, ma insidiosa quel tanto che basta a far trattenere il respiro un per qualche secondo. Un minuto più tardi, tocca invece a Ronaldo scaldare le mani a Ginestra con una staffilata dai 20 metri altrimenti destinata a infilarsi all’incrocio. Anche al 71′ l’urlo del gol scudato rimane strozzato in gola, quando Rossettini manda alle stelle su punizione di Chiricò pennellata a centro area.

Sul terreno dell’Euganeo, via via più pesante, le due squadre battagliano colpo su colpo. Per il Padova il lavoro da svolgere nel finale è tutto nervi e ripartenze veloci. Come all’80’, quando il solito Chiricò semina il panico in area marchigiana, ma trova sulla sua via un Ginestra implacabile.

Tra sofferenze (Vannucchi manca l’uscita all’85’ facendo correre un brivido lungo la schiena a tutti) e tentativi senza successo per un Padova con più spazi a disposizione davanti, la gara scivola verso il recupero, dove gli uomini di Mandorlini si dimostrano inesauribili nel voler costruire gioco sempre e comunque. Potrebbe arrivare il raddoppio sull’asse Jelenic-Firenze (91′), e all’ultimo tuffo, quando Firenze fallisce in maniera clamorosa a porta sguarnita.

Alla fine il triplice fischio rompe gli indugi e consegna al Padova tre punti meritati. Forsa tosi, demoghe dentro!

Padova-Fermana 1-0

Padova (4-3-3): Vannucchi; Germano, Pelagatti, Rossettini, Curcio; Saber (94′ Andelkovic), Ronaldo (84′ Hallfredsson), Della Latta; Bifulco (60′ Jelenic), Cissé, Chiricò (84′ Firenze). In panchina: Dini, Burigana, Gasbarro, Mandorlini M., Santini, Vasic, Kresic, Biasci. All.: Andrea Mandorlini

Fermana (4-4-2): Ginestra; Rossoni, De Pascalis (46′ D’Anna), Scrosta, Mordini; Iotti (86′ Cremona), Urbinati, Graziano (82′ Grbac), Bonetto; Neglia (82′ Palmieri), Cais (76′ Cognigni). A disposizione: Colombo, Massolo, Manzi, Kasa, Staiano, Grossi, Sperotto. All.: Bruniera (Cornacchini squalificato)

Arbitro: Enrico Maggio di Lodi (Galimberti-Landoni). Quarto uomo: Taricone

⚽️ 18′ Chiricò (P)

🟨 Ronaldo (P), Mordini (F), Jelenic (P), D’Anna (F)

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