Partite

Tre volte Chiricò: Padova bello e vincente

Una tripletta dell’esterno biancoscudato spezza la flebile resistenza del Renate, che segna su rigore nel finale. Finisce 3-1, al Padova il “primo tempo” della doppia sfida per l’accesso alla semifinale
Ph: Agenzia Fotografica Piran

Tre gol (a uno), e Mino Chiricò col pallone sottobraccio sulla via di casa. Meglio di così, davvero, non poteva cominciare per il Padova, il cammino sulla via dei playoff. A imporsi sui lombardi oggi, si badi bene, non è però il solo esterno mancino. È una vittoria del gruppo intero, compatto e attento per 92 minuti di orologio. Tutto quasi perfetto, non fosse per la fatale disattenzione finale costata il rigore a favore del Renate, poi messo nel sacco da Kabashi.

Dopo 28 giorni dall’ultima gara di campionato, archiviati (forse) i veleni di fine stagione, non poteva esserci avversario più ostico, nei quarti dei playoff nazionali. Il Padova di Mandorlini, tra l’altro, non può contare su alcuni elementi portanti. Out Nicastro, Curcio e Cissé, e il 4-3-3 impostato dal tecnico ravennate non annovera nemmeno il tanto atteso Ronaldo, che – seppur recuperato – si accomoda inizialmente in panchina.

Fuochi d’artificio. Pronti, via, e dopo tre minuti è subito Renate. O meglio, fa tutto Dini, che pasticcia incredibilmente col pallone tra i piedi servendo Galuppini. A porta vuota, da posizione defilata, l’attaccante lombardo colpisce clamorosamente il palo. Superato lo shock, è però il turno dei biancoscudati, che in ripartenza con Jelenic confezionano il gol del vantaggio (5′). Discesa lungo la prateria apertasi sulla mancina, palla al centro e Chiricò fa centro: 1-0.

Il Padova, da lì in poi, ha il merito di mantenere ben saldo il pallino del gioco. I biancoscudati palleggiano agevolmente in orizzontale, senza mai rischiare. Al 21′, sugli sviluppi di un corner, Saber imbecca Kresic, e l’estremo Gemello deve superarsi per levare le castagne dal fuoco. È il preludio al raddoppio, che giunge puntuale al 23′, quando Saber ruba palla (forse commettendo fallo?) sulla corsia destra, e spara al centro dove Chiricò al volo fa secco Gemello. Al 28′, poi, lo stesso esterno mancino di Mesagne potrebbe far male ancora. La sua serpentina in area, culmina però con un rasoterra troppo debole per impensierire l’estremo locale.

La pressione biancoscudata è costante ma razionale. Al cospetto di un Renate forse un po’ “imballato” nella prima parte, c’è un Padova compatto e sempre sul pezzo. Solo al 43′ i lombardi si fanno davvero pericolosi. Ranieri col mancino de centro area pennella una traiettoria insidiosa sulla quale Dini deve fare gli straordinari, di fatto riscattandosi dopo l’errore in avvio.

Secondo tempo. Il copione non cambia a inizio ripresa. Il Padova è di nuovo lì davanti, da subito. In combinazione tutta in velocità Saber-Germano al 47′ (destro dell’esterno scudato fuori misura), poi con Jelenic in ripartenza. Sulla punizione dai 20 metri, Chiricò infilza Gemello ancora una volta: 3-0 e tripletta personale per l’attaccante scudato.

La reazione del Renate c’è, pur se un po’ tardiva. Kabashi su punizione al 59′ trova una deviazione e il secondo palo di giornata a Dini battuto. Sugli sviluppi del corner seguente, la retroguardia scudata va in apprensione per un pallone velenoso in area piccola, ma Rossettini e soci riescono a sbrogliare. Dalla panchina, allora, Mandorlini ne cambia tre su colpo solo: dentro Paponi, Bifulco e Ronaldo per Biasci, Chiricò e Saber. Il Padova è più che in controllo.

Con il passare dei minuti, i nostri fanno la voce grossa ancora al 78′, quando Paponi coglie alla sprovvista la retroguardia lombarda e spara verso la porta, ma Damonte si immola negando la quarta rete. Anche al minuto 87 i biancoscudati sfiorano il 4-0, con Vasic (subentrato a Jelenic), che di destro dal limite conclude vicinissimo al montante.

Giusto nel pieno del recupero, il Renate guadagna un penalty per fallo di Germano su Rada. Una macchia sulla prestazione (fin qui sontuosa) dei biancoscudati. Kabashi dal dischetto fa 1-3, di fatto mandando di traverso il boccone al Padova, soprattutto in vista del ritorno.

Fa tutto Chiricò (in termini di gol), insomma, ma quella biancoscudata è una bella vittoria di squadra, e su questo non si discuta per cortesia. Il primo atto è superato con ottimi voti, ma ora piedi ben saldi a terra. Perché c’è una sfida di ritorno da giocatore, e perché questo doppio quarto di finale è soltanto del primo tornante di una montagna che speriamo di poter scalare fino alla vetta. Forsa tosi, demoghe dentro! ❤️

Renate-Padova 1-3

Renate (3-5-2): Gemello; Silva, Damonte, Anghileri; Ranieri (46′ Lakti), Kabashi, Vicente (67′ Giovinco), Rada, Guglielmotti; Galuppini (67′ Burgio), Nocciolini (58′ Maistrello). In panchina: Bagheria, Langella, Santovito, Magli. All.: Diana.

Padova (4-3-3): Dini; Germano, Rossettini, Kresic, Gasbarro; Saber (66′ Ronaldo), Hallfredsson (82′ Mandorlini M.), Della Latta; Chiricò (66′ Bifulco), Biasci (66′ Paponi), Jelenic (78′ Vasic). In panchina: Vannucchi, Biancon, Firenze, Andelkovic, Pelagatti, Ejesi. All.: Andrea Mandorlini.

Arbitro: Federico Longo di Paola (Gualtieri-Salama). Quarto uomo: Vigile.

⚽️ 5′ Chiricò (P), 23′ Chiricò (P), 52′ Chiricò (P), 93′ Kabashi (Rig.) (R)

🟨 Kabashi (R), Vasic (P), Germano (P)

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