LE PAGELLE BIANCOSCOPPIATE DI EMPOLI – PADOVA

➡️ LA DIFESA – piena di buchi, come la FI-PI-LI . Ma confidiamo verrà asfaltata dalla ditta Andreoletti sas a brevissimo. A urla e saracche, magari (probabile).
Fortin, l’anno scorso, ci pareva di più. O forse i piedi glieli hanno già spediti a Lens. Leva comunque una ragnatela dal 7 che manco Zia Concetta con lo swiffer con la prolunga.
Ad ogni modo non è tanto un problema di singoli, Belli (poi Perrotta) – Villa (ok, lui tagliato malamente sull’ultimo goal) – Faedo fanno il loro, con quest’ultimo che addirittura sgroppa nitrendo con regolarità nella metà campo avversaria, ma è un discorso di “attitudine a difendere”: i primi due goal, similissimi, rendono bene l’idea. Se consideriamo che l’anno scorso eravamo imperforabili… “El baeon, davanti aea porta, bisogna sbusarlo cheap*#€@!?%”!!! (cit. Franz Beckenbauer)
CI VUOLE TEMPO – CI VUOLE PAZIENZA

➡️ CENTROCAMPO – l’inesperienza e la poca dimestichezza con le partite che contano si è fatta sentire (dopotutto adesso contro il Lumezzane, l’Ospitaletto, Giana ed Erminio & C ci giocherà il Bassano): Baselli presenta ancora tracce della formaldeide in cui è stato immerso negli ultimi anni, Fusi ha speso il suo solito polmone tanto che l’arbitra lo ha mandato in codice rosso diretto (poi rettificato), Varas ha giocato con la grinta e la cattiveria di un borseggiatore a Venezia inseguito dalla Polizia nonostante, di stazza, fosse la matrioska dei difensori empolesi, gli esterni Barreca e Capelli non malissimo con il primo forse un po’ impreciso e precipitoso nei cross (staicalmo-staicalmo-staicalmo), il secondo con quel diagonale mezzo ciabattato a fare barba e basette (o Baselli) al palo che grida ancora vendetta.
CI VUOLE TEMPO – CI VUOLE PAZIENZA

P.s. A voi come puzza il non-impiego di Crisetig?

➡️ L’ATTACCO – Iniziamo con Bortolussi: el segna sempre lu.
A lui non serve tempo, é già a posto così. Un goal da volatile d’aerea come il miglior Cornacchini.
Di Maggio parte bene poi però si rende conto che è una partita Di Agosto e si mangia quel goal a inizio partita andando poi in confusione fino alla sostituzione per andare a comprare un calendario di Frate Indovino in edicola (è tornato a casa invece con quello di Max del ’98 con la Marcuzzi, intenditore 🤩). Su Lasagna fatto entrare in orario di cena alle 8 e mezza di sera potremmo sorvolare, nemmeno la soddisfazione di dire “el se ga magnà un goal”
CI VUOLE TEMPO – CI VUOLE PAZIENZA

➡️ IL MISTER: l’arteria del suo collo è a rischio esplosione: pulsa e pompa come il motore di una Ritmo turbo a nafta. È un fiume in piena, caccia parole a chiunque come un mitragliatore vietnamita, la mano davanti la bocca lascia l’aurea della leggenda metropolitana alla voce di corridoio che abbia inventato – nuovo record – ben 18 nuove bestemmie in empolese stretto ricevendo a fine partita la toscanissima e ambitissima “Hoppa Germano Moshoni” (le “h” sono “c” aspirate, ndr).
NON COMINCIATE SUBITO A ROMPERGLI LE PALLE.

➡️ LO STADIO DI EMPOLI – a chi lo aveva definito più brutto dell’Euganeo consigliamo una visita da uno bravo. La curva ospiti rimane sempre brutta, sí, lontana dal campo, ma il resto almeno è stato riportato a livelli di ultra decenza con lo spazio della pista d’atletica riempito da un bel tappetino morbido con i colori sociali (altro che colata di catrame nero a 2.000 gradi farenheit vedi Euganeo), è stata creata una “zona tramezzini” che in confronto quella nostrana sembrano le Cucine Popolari, e poi piazzati maxischermi, create zone vips e skybox (forse solo i bagni non sono granché ma lo scoprirete con il ritorno della rubrica “CESSI AWAY” nei prossimi giorni). Insomma, anche Mariangela di Fantozzi, con un bel fashion stylist, potrebbe diventare decente.. È che il nostro lo abbiamo ordinato su Temu.
QUA NON CI VUOLE TEMPO, E MANCO PAZIENZA. BISOGNA BUTTARLO XO E BASTA.

➡️ IL VAR – si è permesso di contraddire la decisione di una donna in occasione dell’espulsione di Fusi. Santo Subito!

➡️ LA NOSTRA CURVA – Belli (non il difensore), bellissimi, numerosi e rumorosi. Perché, se non si vince in campo, si vince fuori!